domenica 13 marzo 2011

Inferno in Giappone

Firenze, 13 marzo 2011 - Nell'inferno del Giappone l'orchestra del Maggio non si è fermata. Le ultime notizie vengono dalla stessa soprintendente, Francesca Colombo, giunta oggi in Giappone e contattata telefonicamente. ''Il clima tra noi e' super-calmo, i momenti di difficolta' sono stati superati; la situazione è sotto controllo e viene continuamente monitorata; anche pochi minuti fa ho avuto informazioni dall'ambasciatore italiano a Tokyo che ci rassicurano''. La soprintendente è lì per accompagnare la tournee del teatro, che sempre oggi (secondo il fuso orario italiano) ha tenuto il suo primo spettacolo.

Colombo ha anche detto di essere ''in contatto costante con il ministro degli Esteri Frattini e il sindaco di Firenze Renzi, oltreche' con l'ambasciata, facendo un monitoraggio continuo sulla situazione. Voglio rassicurare le famiglie del personale del Maggio a Firenze che sono preoccupate: stiamo bene e siamo tranquilli. Stare qua e' anche un modo per dare un segnale forte alla popolazione giapponese e per fare la nostra parte'', ha aggiunto Colombo che ha comunque precisato che ''quattro persone del gruppo del Maggio - in tutto sono 304 in Giappone - psicologicamente provate e che non se la sentivano di proseguire la tournee, sono gia' partiti per tornare a Firenze''.

Inoltre, l'ambasciata ha inviato un suo consigliere, un fisico nucleare italiano che vive da otto anni a Tokyo, per spiegare alla 'carovana' del Maggio cosa e' successo nella centrale di Fukushima. ''Il suo intervento - spiegano dall'ufficio stampa del Maggio - ci ha rincuorato poiche' ci ha spiegato che non c'e' pericolo per Tokyo, dove noi ora ci troviamo, e ci ha detto che possiamo lavorare in sicurezza. Questo intervento ha tranquillizzato tutti''.

Musicisti, tecnici, coristi e personale dello staff del Maggio sono rientrati oggi a Tokyo da Yokohama subito dopo aver rappresentato la 'Tosca' a cui hanno assistito 2.000 giapponesi che hanno tributato 18 minuti di applausi alla fine. ''La sala era piena, nessuno e' rimasto a casa nonostante la tragedia a cui noi ovviamente guardiamo ben oltre il successo che abbiamo avuto - ha detto il maestro Zubin Mehta -. Deve essere chiaro che noi delMaggio, fatta la tournee, lasceremo il Giappone, ma loro rimangono qua, e vedere che sono venuti tutti a teatro nonostante il dramma che li ha colpiti e' stato coinvolgente''.

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